TODO ACERCA DE FARE RICORSO IN CASSAZIONE

Todo acerca de fare ricorso in cassazione

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ad opera della legge 46/2006, ha avuto il merito di rendere sindacabili in sede di legittimità l'omessa valutazione della prova e il travisamento della prova, la cui previsione, nell'interpretazione della giurisprudenza di legittimità, “

Preliminarmente, devono disattendersi i rilievi – contenuti nella memoria depositata dal ricorrente ex art. 378 c.p.c. – in relazione ai controricorsi presentati dal Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Velletri e dagli avvocati B.

Se una volta divenire avvocato cassazionista Cuadro solamente questione di tempo (era sufficiente essere iscritti all’albo dal almeno dodici anni e presentare relativa domanda), oggi le cose sono cambiate.

Le Sezioni Unite sono il massimo organo della nomofilachia. Sono composte da otto consiglieri e presiedute dal primo Presidente. Intervengono nel caso in cui sorga un contrasto giurisprudenziale o la questione di diritto sottoposta al loro esame possa atinar luogo a un contrasto giurisprudenziale. La Riforma Orlando ha introdotto due nuovi commi nell'art.

quando nella sentenza impugnata si deve soltanto rettificare la specie o la quantità della pena per errore di denominazione o di computo: si pensi, ad esempio, al caso in cui sia stata applicata la pena della reclusione in luogo della pena dell'arresto o al caso in cui sia stato compiuto un errore di calcolo nell'applicazione delle circostanze;

Il giudice del rinvio è un giudice diverso da quello che ha emesso la sentenza impugnata, ma di pari jerarquía: ad esempio, se la sentenza contro cui si è fatto ricorso in cassazione è resa dalla corte di appello, giudice del rinvio sarà un’altra corte di appello scelta dalla cassazione. Il giudice del rinvio dovrà decidere nuovamente sulla controversia, ma questa volta attenendosi a quanto stabilito dalla corte di cassazione.

Sotto il profilo della ricorribilità soggettiva, fermo restando il principio dell'interesse a ricorre e le disposizioni generali sulle impugnazioni, l'imputato può ricorrere per cassazione contro la sentenza di condanna o di proscioglimento ovvero contro la sentenza inappellabile di impar luogo a procedere nonché contro le disposizioni della sentenza che riguardano le spese processuali (art. 607 c.p.p.) mentre il Procuratore generale presso la Corte di appello può ricorrere per cassazione contro ogni sentenza di condanna o di proscioglimento pronunciata in cargo di appello o inappellabile; il Procuratore della Repubblica presso il tribunale può ricorrere ricorso per cassazione per cassazione contro ogni sentenza inappellabile, di condanna o di proscioglimento, pronunciata dalla Corte di Assise, dal tribunale o dal giudice per le indagini preliminari presso il tribunale.

Quest’ultimo ha proposto ricorso alle Sezioni Unite della Corte di cassazione affidato a cinque motivi illustrati da memoria.

Udito l'avvocato FUSCO ANTONIO del foro di NAPOLI difensore di M.M. dopo discussione insiste nell'accoglimento dei motivi di ricorso.

Ma il Consiglio di Stato ha affermato che tale pronuncia “impar può condurre a conclusioni diverse in ordine alla giurisdizione”.

3) accogliere o rigettare il ricorso principale e l’eventuale ricorso incidentale per manifesta fondatezza o infondatezza.

, per mancata emissione della ordinanza ricorso per cassazione da parte della Corte d'Appello, mancata assunzione di prova decisiva e per assenza, carenza e mancanza di motivazione sulla richiesta di rinnovazione in appello del mezzo istruttorio ex art. 606 c.p.p.

): vi rientrano gli errori in cui può essere incorso il giudice di merito nell'applicare le norme processuali. La corte che esamina tali vizi è giudice anche del fatto (processuale): può cioè riesaminare gli atti del giudizio e interpretare e valutare direttamente le risultanze del processo per verificare la corretta applicazione delle norme di rito.

di una tale limitazione this content è da ravvisare nella circostanza che risulti connaturale al doctrina delle impugnazioni ordinarie che vi sia una pronuncia terminale la quale definisca nei limiti del giudicato il dedotto e il deducibile (cfr. Corte Cost. 501/2000).

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